giovedì 25 agosto 2011

Jeff Hawke - I Giocattoli Immortali

Jeff Hawke è un fumetto di fantascienza britannico creato da Sidney Jordan e pubblicato per la prima volta sul Daily Express, con strisce quotidiane, dal 15 febbraio 1954 al 18 aprile 1974. Nelle nazioni in lingua inglese non ebbe successo ma in Italia e nei paesi scandinavi venne considerato uno dei più importanti fumetti di fantascienza mai pubblicato, "il primo fumetto avventuroso adulto".
L'autore, Sydney Jordan, diplomatosi presso l'Aeronautical Technical School in Reading, aveva sempre desiderato creare fumetti a carattere fantastico dove esprimere la sua abilità nel disegnare aeroplani. Nel 1955 incontra a Londra Eric Souster e Jim Gilbert, due amici che avevano prestato il servizio militare presso la Royal Air Force ed insieme crearono il personaggio di Jeff Hawke.
Il personaggio di Jeff Hawke nasce come un pilota collaudatore della R.A.F. Le sue prime storie sono ordinarie avventure di fantascienza comuni a tutte le riviste del genere ma ciò nonostante la striscia era abbastanza buona per essere pubblicata ogni giorno sul Daily Express e competere con la fumettistica straniera. Nel 1956 William Patterson, amico di infazia di Jordan, inizia a collaborare solo nella stesura dei dialoghi, per arrivare pochi anni dopo a produrre dei veri e propri copioni con un notevole miglioramento della qualità complessiva. Jordan, ora concentrato interamente nel disegno, fu in grado di migliorare il suo stile, rendendolo altamente suggestivo, realistico, con tratti in bianco-nero straordinariamente marcati coadiuvati da suggestive ombreggiature utilizzando retino puntinato. Il periodo Patterson-Jordan venne considerato da molti il solo "vero" Jeff Hawke. Jordan cercò di rinnovare il personaggio pubblicando una strip simile chiamata Lance McLane, presso il quotidiano scozzese Daily Record. Dopo questo tentativo fallito, Jordan cercò tramite un escamotage di riagganciare il successo, in cui McLane in qualche modo trasforma se stesso in Jeff Hawke. Tuttavia questa strip non fu in grado di raggiungere l'originale genialità del periodo Patterson.
Inizialmente il personaggio di Jeff Hawke recitava la parte di un eroe convenzionale che si imbatte con forme di vita aliene. Hawke infatti esordisce come ufficiale della RAF, pilota di un velivolo d'avanguardia, in grado di intercettare ad alta quota un UFO. A causa di una collisione viene salvato da morte certa da degli alieni incorporei, gli Esseri Celesti, i quali gli propongono di risolvere una controversia politica in un altro mondo, caduto sotto una dittatura, una storia in debito di ispirazione con il celebre eroe di Flash Gordon. Segue una lunghissima storia su un'invasione marziana globale, sulla scia del capolavoro filmografico La Guerra Dei Mondi, la quale dispone tuttavia di un paio di spunti originali. Ben presto sotto la direzione di Patterson la striscia sviluppò rapidamente un proprio stile. Gli autori erano consapevoli che con lo stretto formato composto da tre frames era difficile riprodurre efficaci scene di azione e violenza, per cui le storie vennero centrate più sui dialoghi e i contenuti, anche se queste comunque non mancavano, quando necessario. Con il tempo il personaggio stesso di Jeff Hawke si focalizzò sul ragionamento, la diplomazia e sulle virtù morali, divenendo una specie di ambasciatore dell'umanità, utilizzando più il suo carisma che la forza bruta ed il coraggio.
Seppure ufficiale al servizio di Sua Maestà non lesina qualche nota critica verso il sistema monarchico britannico, giudicandolo "senza successo". Attraverso storie e personaggi gli autori lasciano trapelare il proprio patriottismo scozzese.
Nei fumetti di Jeff Hawke i veri protagonisti sono gli alieni. Il suo universo è popolato di una moltitudine di strane razze che vengono in contatto, prevalentemente accidentale, con l'umanità. Raramente lo scopo è distruttivo. Gli alieni ritengono infatti la Terra irrilevante ed i Terrestri prevalentemente dei "primitivi", più altri epiteti poco lusinghieri.
L'intreccio delle storie di Jeff Hawke ruota attorno ad un barocco e apparentemente infinito melting pot di alieni e dei loro mondi, il loro contatto con l'umanità, e l'abilità di Hawke e dei suoi amici di gestire con diplomazia le molteplici relazioni che si generano fra questi esseri.
Ricorre infatti il pianeta capitale Galactopolis, una gigantesca metropoli planetaria che trae probabilmente ispirazione dalla Trantor di Asimov, risultando assai più simile a Corruscant del ciclo di Star Wars, "un crogiolo di mille razze dove si mescolano gli esseri più retti e nobili ai più assurdi e bassi", un'allusione piena al carattere cosmopolita della metropoli londinese.

La sottile arguzia di Patterson è stata in grado produrre intrecci di storie, e di personaggi in modo così affascinante e stupefacente, laddove la formidabile capacità espressiva dello stile di Jordan ha saputo sapientemente catturare mostrando con stupefacente chiarezza gli originali e curiosi aspetti di diversi mondi e delle sue creature.
Gli alieni, dalle forme più disparate, dotati di tecnologia avanzatissima, perfetti conoscitori della lingua inglese, si dividono in alcuni saggi ed assai critici verso i Terrestri mentre altri frivoli e con debolezze più che umane. Si citano degli scioperati multipedi dediti alle droghe per endovena fino a statuarie e succinte umanoidi alla caccia di consorti fedifraghi.
Con le entità extraterresti si intrecciano misteri archeologici e creature soprannaturali: per esempio il dio mitologico Pan e il diavolo evocati da un espertissimo medium per evitare uno sfratto globale perpetrato da agenti immobiliari alieni.
Le storie della fase matura del fumetto si erotizzano senza scadere nel volgare. Aliene umanoidi sotto forma di stupende ragazze dagli abiti succinti nonché inesistenti. Famosa la colonia spaziale gineceo di Lilith, ne Il Mistero di Shorty, crudeli come la capostipite biblica e schiavizzatrici di uomini. Hawke aiuterà questi ultimi a ribellarsi mettendoli in guardia dagli "altri mezzi persuasivi" delle dominatrici. Nonostante il carattere maschilista nonché misogino è considerato tra i più riusciti episodi della saga di Hawke.
La fantascienza viene nuovamente incontro al mistico ed al sovrannaturale con l'apocalittico Moratorro. La Terra è minacciata da un'enorme entità spettrale dedita al suscitare orrore agli abitanti dei pianeti che incontra, spingendoli al panico e la devastazione.
L'epopea di Hawke pare aver termine nel 69mo episodio, Erede legittimo quando di ritorno da una missione in un altro sistema stellare si imbatte in un buco nero. Salvato nuovamente dagli Esseri Celesti da morte certa si ritrova proiettato in un futuro apocalittico, nel tardo secolo ventunesimo, in una Terra colpita da nuova glaciazione, un'operazione dell'autore di resuscitare Hawke dalle ceneri del fallito personaggio di Lance McLane. (da Wikipedia)
      

 Nel 1969 Patterson per motivi di salute fu costretto a lasciare, per cui Jordan tornò ad occuparsi anche dei dialoghi, ma senza Patterson la qualità del fumetto declinò nuovamente. Il 18 aprile 1974 il Daily Express pubblicò per l'ultima volta una striscia di Jeff Hawke, epilogo dell'episodio Prima persona plurale.


martedì 23 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 010

Con il 1935, l'edizione della domenica di Krazy Kat fu pubblicata a colori. Nonostante il numero dei giornali sui quali era presente fosse diminuito negli ultimi dieci anni, Herriman continuò a disegnare Krazy Kat, producendo più o meno 3000 fumetti, fino alla sua morte nell'aprile 1944 (la pagina finale fu pubblicata esattamente due mesi più tardi, il 25 giugno). Hearst cancellò prontamente la striscia dopo che l'artista venne a mancare, perché, contrariamente a quello che succedeva comunemente allora, egli non voleva che fosse sostituito con un altro disegnatore.

lunedì 22 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 009

Nonostante la sua scarsa popolarità presso il grande pubblico, Krazy Kat ottenne un largo seguito tra gli intellettuali. Nel 1922, un balletto jazz basato sul fumetto fu prodotto ed arrangiato da John Alden Carpenter; sebbene la rappresentazione fu premiata dal tutto esaurito per due notti, ed ottenne recensioni positive sul The New York Times e sul The New Republic, non riuscì a lanciare la popolarità del fumetto come Hearst aveva sperato. Oltre a Seldes e Cummings, durante la sua pubblicazione Krazy Kat ebbe come ammiratori Willem De Kooning, H.L. Mencken e Jack Kerouac. Più recentemente studiosi ed autori hanno visto la striscia come un'espressione del movimento Dada ed una anticipazione del postmodernismo.

domenica 21 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 008

Krazy Kat derivò da una striscia precedente di Herriman, The Dingbat Family, che nacque nel 1910 e fu successivamente rinominata The Family Upstairs. Questo fumetto raccontava i tentativi dei Dingbat di evitare i dispetti della misteriosa famiglia che non appariva mai e che abitava nell'appartamento sopra il loro. Herriman completava la striscia dei Dingbats, e dato che gli rimaneva del tempo nella sua giornata lavorativa di 8 ore, riempiva il fondo della striscia con disegni del topo della famiglia del piano superiore che dava la caccia al gatto dei Dingbat. Questa striscia diventò molto più importante del fumetto originale, ed il 28 ottobre 1913 assunse cadenza giornaliera, estendendosi verticalmente sul bordo della pagina, mentre il 23 aprile 1916 diventò un fumetto a pagina intera nell'edizione della domenica. A causa delle obiezioni degli editori, che non la consideravano adatta alla sezione fumetti, originariamente Krazy Kat apparve nella sezione arte e dramma dei giornali di Hearst. Hearst stesso, comunque, amava la striscia a tal punto che stipulò con Herriman un contratto a vita e garantì all'autore completa libertà creativa.

sabato 20 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 007

I passaggi descrittivi mescolano un linguaggio bizzarro e spesso allitterativo con un dialogo espresso foneticamente ed una forte personalità poetica. Herriman si divertiva anche a sperimentare disposizioni non convenzionali delle vignette nelle strisce della domenica, compresi pannelli di diverse forme e dimensioni, organizzate in qualsiasi modo egli ritenesse opportuno per raccontare la storia. La reazione del pubblico all'epoca non fu unanime: molti restavano perplessi di fronte al rifiuto iconoclastico di uniformarsi alle convenzioni del fumetto a striscia lineare ed alle classiche gag. Ma il magnate dell'editoria William Randolph Hearst amava Krazy Kat, che continuò ad apparire sui suoi giornali durante tutto il periodo di produzione, a volte solo su suo diretto ordine.

venerdì 19 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 006

Nonostante il concetto di base della striscia fosse semplice, Herriman trovò sempre modo di rendere la formula interessante. I programmi di Ignazio di lanciare di nascosto un mattone sulla testa di Krazy Kat qualche volta sono coronati dal successo; altre volte Offissa Pupp si dimostra più scaltro del topo e lo mette in prigione. Gli interventi degli altri animali antropomorfi residenti nella Contea di Coconino e qualche volta delle forze della natura, cambiano occasionalmente le dinamiche in modo imprevisto. In altre strisce le frasi stupide o insensate di Krazy Kat irritano il topo a tal punto da andare a cercare un mattone nell'ultima vignetta. Ci sono anche casi di humour auto-referenziale: in una striscia Offissa Pupp, avendo arrestato Ignazio, rimprovera Herriman per non aver ancora finito di disegnare la prigione.

giovedì 18 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 005

Krazy Kat si svolge in una versione fortemente stilizzata di Coconino Country, nell'Arizona, Herriman riempie la pagina con flora e fauna caricaturali, e panorami con formazioni rocciose tipiche del Deserto Dipinto. Questi sfondi tendono a cambiare drasticamente da una vignetta all'altra, anche mentre i personaggi rimangono stazionari. Mentre la geografia locale è fluida, alcune costruzioni rimangono stabili, e rappresentate così spesso nel fumetto da diventare delle icone. Tra queste si possono annoverare la prigione di Offissa Pupp e la fabbrica di mattoni di Kolin Kelly. Nel complesso del fumetto emerge uno stile del sud-ovest, con tetti di tegole di terracotta, alberi piantati in vasi con decorazioni che imitano l'arte Navajo, e altri riferimenti alla cultura Messicano-Americana. Il fumetto presenta anche occasionalmente improbabili botole tipiche dei palcoscenici, con tende, fondali e cartelli teatrali, e qualche volta anche luci del palcoscenico a terra che incorniciano i bordi della vignetta.

mercoledì 17 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 004

Nonostante la semplicità della premessa generale, fu la caratterizzazione dettagliata, combinata con la creatività visiva e verbale di Herriman, che rese Krazy Kat uno dei primi fumetti che furono universalmente apprezzati dagli intellettuali e trattati come arte "seria". Il critico d'arte Gilbert Sieldes scrisse un lungo panegirico nel 1924, definendo il fumetto "l'opera d'arte più sorprendente, fantastica e soddisfacente prodotta oggi in America". Il poeta E.E. Cummings, un altro ammiratore di Herriman, scrisse l'introduzione alla prima collezione della striscia in forma di volume. Nonostante il fumetto abbia avuto all'inizio solo un modesto successo, in tempi più recenti molti disegnatori contemporanei hanno citato Krazy Kat come una loro influenza fondamentale.

giovedì 11 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 003


Il tema principale della striscia è il curioso triangolo tra il protagonista, Krazy Kat, un gatto innocente, spensierato e sempliciotto dal genere indeterminato (a cui l'autore si riferisce indifferentemente come "lei" o "lui"), l'ossessivo antagonista Topo Ignazio (Ignatz Mouse) ed il protettivo cane poliziotto Bull Pupp (Offissa Bull Pupp). Il Gatto è innamoratissimo del Topo, ma Ignazio disprezza Krazy e progetta continuamente di lanciargli dei mattoni in testa, cosa che Krazy interpreta come segno d'amore, e quando viene colpito lo ringrazia con frasi dolci ed affettuose. Bull Pupp, in qualità di rappresentante della legge della contea di Coconino, considera proprio inderogabile dovere impedire i lanci dei mattoni da parte di Ignazio e rinchiudere il Topo nella prigione della contea.

mercoledì 10 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 002

Krazy Kat apparve per la prima volta nel New York Evening Journal, il cui proprietario, Randolph Hearst, fu uno strenuo sostenitore della striscia durante tutto il periodo in cui venne pubblicata. I personaggi erano stati introdotti precedentemente in una striscia a parte con la precedente creazione di Herriman, The Dingbat Family. La frase "Krazy Kat" fu creata in quel contesto, e veniva pronunciata dal topo quando descriveva il gatto. Ambientato nel luogo di vacanza di Herriman, Coconino Country in Arizona, il mix di informale surrealismo, scherzo innocente e linguaggio poetico ed idiosincratico è diventato uno dei fumetti preferiti sia dagli appassionati che dai critici di tutto il mondo.

martedì 9 agosto 2011

Krazy Kat 1937 - 001



Krazy Kat è un fumetto ed un cartone animato creato dal disegnatore statunitense George Herriman. È apparso sui quotidiani statunitensi dal 1913 al 1944.
È ambientato nel suggestivo paesaggio della Contea di Coconino in Arizona. Il protagonista è Krazy Kat (deformazione ortografica di Crazy Cat, in italiano Gatto Pazzo). Krazy Kat non ha un genere determinato (talvolta Herriman usa il pronome maschile, talvolta il femminile), è ingenuo, curioso e stralunato. Il suo rivale è il Topo Ignazio (Ignatz Mouse); Ignazio odia Krazy Kat, e cerca in continuazione di colpirlo alla testa con un mattone. Il gatto però, essendo innamorato del topo, interpreta questo come un gesto d'amore, ed è estremamente felice quando viene colpito. Completa il "triangolo" l'agente Bull Pupp(Officer Pupp), un cane che, come tutore dell'ordine, cerca di impedire ad Ignazio di scagliare il suo mattone, talvolta con successo, altre volte fallendo.
Herriman è riuscito a mantenere viva questa semplice situazione per più di trenta anni, senza mai cadere nella monotonia e nella ripetitività, ottenendo l'ammirazione di molti lettori e critici, fra i quali spicca il noto poeta E.E. Cummings, autore anche di saggi su Krazy Kat.
(da Wikipedia).