L'autore aveva già realizzato dei fumetti ambientati nel lontano Far West (tra gli altri va ricordato il Processo a Custer per la serie La parola alla giuria di Mino Milani pubblicato sul Corriere dei Ragazzi) ma si trattava di opere giovanili e quindi ancora acerbe se non altro nel punto di vista del segno grafico.
Qui invece l'autore è nel pieno della maturità artistica, il tratto è elegante e preciso e personaggi ed ambientazioni sono rappresentate meticolosamente senza tuttavia rendere la tavola pesante o didascalica.
L'uomo di carta è una delle storie migliori di Milo Manara sia dal punto di vista del disegno, mai così elegante e ricercato nelle ambientazioni (che presentano vaghi riferimenti all'opera di Moebius) come nella rappresentazione dei personaggi, che della storia; un'avventura divertente che combina alla perfezione azione e umorismo, avventura ed impegno, ricostruzione storica ed un pizzico di lieve erotismo.
(da Slumberland - L'Enciclopedia del Fumetto On-Line)
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